Argo Tractors attenta alle tematiche ambientali. La salvaguardia dell’ambiente è diventata cruciale in molte realtà industriali e la multinazionale di Fabbrico si conferma sensibile a questo argomento, consolidando investimenti in questa direzione.
Tra le varie azioni di Argo Tractors in questo ambito troviamo un impianto installato nel 2010, denominato Water Wall, che permette di tagliare drasticamente l’utilizzo degli olii attraverso un processo di rigenerazione che, rimuovendo gli oli estranei consente anche di eliminare la formazione delle nebbie oleose permettendo di ottenere un ambiente di lavoro salubre e sicuro, unitamente ad una riduzione nello smaltimento dei lubrorefrigeranti esausti.
L’utilizzo del sistema, eseguito senza aggiunta di additivi chimici, interessa il Reparto Lavorazioni Meccaniche dello stabilimento di Fabbrico che conta 35 centri lavoro operanti 24 ore su 24. All’atto pratico si tratta di recuperare e rigenerare continuamente l’emulsione utilizzata nei processi di fresatura e foratura dei vari componenti in ghisa ed acciaio dei trattori Landini, McCormick e Valpadana.
Il liquido lubrorefrigerante, che scorre in un percorso di tubazioni a circuito chiuso, viene prima impiegato dai centri lavoro, poi convogliato in vasche per la decantazione e la pulizia dai residui ferrosi derivanti dagli scarti di lavorazione. Infine, lo stesso impianto permette la decontaminazione da funghi e batteri che possono generarsi nei diversi impianti. Al termine del trattamento il liquido viene nuovamente immesso in circolo.
“L’emulsione è composta per il 95% da acqua e per la parte restante da un olio semisintetico. Si tratta di fatto di un lubrificante che dev’essere gestito alla fine del processo come un liquido esausto e quindi smaltito. – spiega Camillo Veneri, Responsabile del Reparto Lavorazioni Meccaniche di Argo Tractors – Per mezzo di questo sistema l’olio viene continuamente rigenerato e sostituito con una frequenza di appena due volte l’anno”.
In termini numerici, questo processo, consente il recupero di quasi 400 mila litri di emulsione l’anno, ovvero 3,6 litri di liquido rigenerato per ogni ora di lavorazione per singola macchina.
“Grazie a questo procedimento brevettato dal nostro fornitore Technofluids – continua Camillo Veneri – l’impiego di cartucce filtranti è ridotto al minimo, mantenendo bassi i costi di gestione e abbattendo l’impatto ambientale derivante dallo smaltimento dei materiali di consumo. Possiamo essere soddisfatti di questo obiettivo che è stato raggiunto implementando l’efficacia del trattamento a tutti i turni di lavoro del reparto”.
Un processo che sta facendo scuola alle numerose aziende, anche straniere, che visitano la sede di Argo Tractors a Fabbrico per studiare il procedimento e capire come sia possibile diminuire l’impatto ambientale nei processi produttivi.