In controtendenza rispetto a molte altre realtà, invece di delocalizzare all’estero, nel corso degli anni Argo Tractors ha riportato gli stabilimenti produttivi in Italia: l’espansione a livello internazionale coincide con un ritorno al Made in Italy.
La scelta operata da Argo Tractors riflette la volontà di valorizzare gli elevati standard di qualità produttiva raggiunti nel distretto emiliano, che riunisce risorse umane altamente specializzate, conoscenze tecniche, tecnologia avanzata: un mix unico e irripetibile ottenuto grazie al know-how raccolto dalle aziende entrate a far parte del gruppo, che hanno segnato tappe fondamentali nella storia della meccanizzazione agricola.
Se nei primi anni Duemila l’ingresso nel gruppo del brand McCormick aveva portato all’acquisizione degli stabilimenti di Doncaster in Gran Bretagna e di Saint Dizier in Francia, tra il 2007 e il 2010 queste linee produttive sono state chiuse per consolidare gli investimenti sugli stabilimenti di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia.
Argo Tractors si contraddistingue quindi come gruppo con forte vocazione internazionale ma con radici saldamente ancorate all’Italia: se oltre l’85% del fatturato deriva dall’esportazione sui mercati esteri, la capacità produttiva di oltre 22.000 trattori l’anno è realizzabile nella sola Emilia Romagna.
Le strategie per rimanere competitivi guardano però a Oriente e in particolare al sistema Kaizen, principio gestionale utilizzato con successo da grandi big dell’industria come Toyota, che ha riorganizzato la produzione integrata con una nuova logica, ideata per creare una perfetta sinergia tra aree di pre-montaggio ben definite e magazzini di servizio dedicati.
In questo modo la produzione ha registrato un notevole miglioramento in termini di efficienza, raggiungendo livelli di eccellenza.
I risultati si vedono, in termini di produttività e di qualità del prodotto finito, oltre a un risultato molto significativo: i tempi di assemblaggio sono stati rapidamente ridotti del 15-20%. Migliora anche la gestione delle scorte, riducendo gli sprechi e aumentando l’accuratezza, con un conseguente impatto anche a livello gestionale.
Gli investimenti di Argo Tractors di fatto confermano la fiducia che il gruppo ha nelle proprie capacità, nelle risorse umane e nei propri prodotti, gli stessi per i quali si è anche ampliato il terminal di deposito del finito, portandolo da 26mila a 52mila mq di estensione.
Nel cuore della “Motor Valley” emiliana è stata inoltre realizzata una nuova pista di prova, per la validazione dei prodotti e il controllo funzionale di mezzi sempre più sofisticati e tecnologici, frutto dell’esperienza, delle competenze e di una passione al 100% italiana.
Il processo di miglioramento continua, per un’azienda innovativa che guarda al futuro.